.jpg)
In questi giorni così drammatici e in cui il mondo vive con il fiato sospeso, i bambini della Scuola Primaria di Noriglio assieme ai loro insegnanti
hanno immaginato una serie di iniziative per far sentire il loro canto di Pace e stringersi in un abbraccio con tutti coloro che in questo momento stanno scappando e soffrendo.
Ogni classe ha ideato striscioni, cartelloni, lavoretti per tapezzare i muri dellascuola o da lanciare nel WEB.
Iniziative colorate che si sono aggiunte ad iniziative più concrete di solidarietà con organizzazioni di volontariato locale per il sostegno verso le frontiere e verso le famiglie che dall'Est verranno ospitate in zona.
Già quattro anni fa, infatti, gli alunni della Scuola Primaria avevano fondato il "Comitato Solidale" impegnandosi in una collaborazione con l'associazione Share per sostenere i bambini degli orfanotrofi in Ucraina attraverso l'invio di indumenti, giocattoli, materiali scolastici, disegni, letterine.
"Oggi più che mai ci sentiamo dinuovo coinvolti e il nostro pensiero va a tutti loro." E proprio oggi, nel momento in cui le parole pronunciate dai nostri cuori si spezzano, bloccate da un nodo alla gola, non può che tornare alla mente una poesia di Gianni Rodari dal titolo “La luna di Kiev”, una filastrocca che assume i toni di un appello all'unione e alla solidarietà tra gli uomini.
Leggere La luna di Kiev ci ricorda che viviamo tutti sotto lo stesso cielo ed abitiamo sulla stessa Terra...
La luna è sempre la stessa, da qualunque punto di vista la si guardi, e brilla sulle tragedie dell’umanità come un simbolo incondizionato di pace.
Chissà se la luna di Kiev è bella come la luna di Roma,
Chissà se è la stessa o soltanto sua sorella...
“ma son sempre quella!”
– la luna protesta -
“non sono mica un berretto da notte sulla tua testa!
Viaggiando su e giù
Faccio da lume a tutti quanti,
dall’ India al Perù,
dal Tevere al mar Morto
I miei raggi viaggiano...Senza passaporto.
La lettura della „La luna di Kiev“ si allaccia ad un'iniziativa proposta dalla scuola di Giove in provincia di Terni, la quale ha lanciato il proprio appello chiedendo di affiggere il testo sui muri delle scuole e recitarla tutti assieme allo stesso giorno e alla stessa ora.